Dario Airoldi, cacciatore di emozioni

Una divagazione relativa ai giorni appena passati in cui si sono accavallati alcuni appuntamenti espositivi “milanesi” con la mostra “dal creato immaginato” , “colors of passion”, le personali di Sonia Laiacona, Sonia Scaccabarozzi a Merate e Jacopo Ghislanzoni a Lecco.

Ci sono piccole cose e sfaccettature che nel complesso spesso sfuggono, approfitto dunque oggi per ringraziare il fotografo Dario Airoldi, anche se chiamarlo “fotografo” mi sembra di sminuirlo.

Dario per  chi non lo conosce è una persona molto sensibile, i sui scatti approdano sempre in un ambito poetico perché riesce sempre a catturare espressioni e momenti particolari.

Philippe Daverio con Alberto Moioli - foto di Dario Airoldi

A lui devo alcune immagini alle quali sono davvero molto affezionato, tanto da tenerle per me.

A Dario dico grazie perché anche nelle passate occasioni, quelle in cui ero impegnato negli eventi relativi al Festival della Letteratura di Arcore con personaggi come Philippe Daverio e Pupi Avati, è riuscito ad immortalare momenti che definirei intimi, anche se davanti c’erano quasi cinquecento persone. Attimi dai quali traspare evidente la tensione, il pensiero, la stanchezza, l’emozione, la poesia.

Grazie Dario Airoldi, oggi  ho deciso di liberare dal mio pc alcune, pochissime, perle.

Grazie

Alberto

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1 thought on “Dario Airoldi, cacciatore di emozioni”

  1. Non conosco personalmente Dario Airoldi, raramente ho visto artisti di immagini, il suo è un pubblico ringraziamento ad un artista, tutto il resto del mondo fotografa, le immagini regalate colgono l’attimo fuggente e inconscio che traspare dai volti e ne è l’essenza, il non detto. Belle, molto belle.

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