In capite magister: dentro Raffaello

Giorgio Fossati è l’autore e l’ideatore del progetto artistico “in capite magister: dentro Raffello”.  L’idea straordinaria del fotografo professionista in realtà appartiene ad una storia espressiva caratterizzata dall’amore per l’arte e la bellezza.

In questa occasione, prendendo l’ispirazione dall’arrivo a Bergamo della grande mostra dedicata a Raffaello Sanzio, Giorgio Fossati propone un progetto dedicato interamente al celeberrimo capolavoro del 1512/13, la Madonna Sistina.

L’operazione creativa ha un enorme valore simbolico e poetico, le più sofisticate tecniche fotografiche sono al servizio di chi, come Fossati, sa sfruttarle al meglio attraverso un procedimento lungo molti mesi ed il coinvolgimento di oltre cento persone tra professionisti e comparse.

Prima di tutto è bene sottolineare che il permesso di fotografare l’opera che fu acquistata nel 1755 da Augusto III di Sassonia, è stato chiesto ed ottenuto attraverso i canali ufficiali della Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda e a seguire, dopo uno studio approfondito di ogni più minuscolo particolare è iniziata la “costruzione” di una nuova Madonna Sistina, ricalcando tutto ciò che Raffaello ci ha raccontato, mostrato e insegnato ma con un approccio contemporaneo.

Non si tratta dunque di uno scatto fotografico che riproduce un’opera d’arte, nemmeno uno scatto fotografico che cerca una nuova reinterpretazione. La novità è la ricerca tecnica, artistica, filosofica e l’approccio espressivo con il quale è stata ricercata la perfezione nella riproduzione dell’opera con l’utilizzo di attori scelti attraverso un’accuratissima ricerca fisiognomica per poter avere la massima somiglianza possibile nei tratti somatici che identificano la Madonna, del Bambino Gesù, di Santa Barbara e di San Sisto.

La ricerca e lo studio pre-scatto appartiene alla creazione delle condizioni originarie dell’attimo in cui lo stesso Raffaello si avviò alla creazione dell’indiscusso capolavoro assoluto. Giorgio Fossati ha così studiato e condotto le ricerche sui materiali e le decorazioni dei vestiti, sulle tonalità cromatiche, perfettamente identiche all’opera originaria, come nell’analisi scientifica dei volumi e della luce.

Lo scatto fotografico è stato poi realizzato grazie alla tecnica chiamata Live Composite nella quale Fossati è uno dei massimi esperti. La tecnica consente di realizzare uno scatto in più tempi inserendo nella scena un personaggio alla volta, filosoficamente in linea con la tecnica pittorica. Questa modalità di lavoro ha fatto si che il fotografo e tutti i professionisti coinvolti nel progetto, abbiano contribuito alla nascita di una nuova opera d’arte comprendendola nel profondo e vivendola DENTRO RAFFAELLO.

“Ho realizzato – ha rivelato Giorgio Fossati, “Olympus Ambassador Visionary” (massimo riconoscimento internazionale del brand nipponico) – attraverso questa tecnica molto particolare, scatti che permettono di inserire nella stessa immagine finale, in un lasso di tempo dilatato, come “sfondo” e senza l’utilizzo invasivo del fotoritocco, soggetti ed oggetti che mai tra loro si sono incontrati. “

L’opera è presentata con stampa fine art su tela nelle dimensioni originali ed esposta per un mese intero. La mostra avrà una forte connotazione didattica e si avvarrà di avanzate tecniche innovative nell’ambito della Realtà Virtuale. L’evento sarà accompagnato anche da un importante video introduttivo attraverso il quale sarà possibile comprendere appieno lo spessore della portata culturale e artistica dell’opera e il valore straordinario dello studio e della ricerca.

Articolo di Alberto Moioli

info: moiolipress@gmail.com

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