OLTRE LA FORMA, IL GESTO. Un grande evento espositivo d’arte a Zavattarello, considerato uno dei borghi più belli d’Italia. Le opere di Luciana Matalon e le fotografie di Nello Taietti saranno il cuore dell’evento che si svolgerà sabato 21 giugno durante tutto l’arco della giornata.
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Testo di Alberto Moioli

Zavattarello accoglie l’arte come si accoglie un amico di ritorno, con rispetto, entusiasmo e silenziosa riconoscenza. Nel cuore autentico dell’Oltrepò Pavese si apre un progetto che rivela, con equilibrio e lucidità poetica, il significato più profondo dell’incontro tra creatività e identità culturale. Qui a Zavattarello in un luogo che è stato definito come uno dei borghi più belli d’Italia l’artista Luciana Matalon lascia in eredità un patrimonio scultoreo che si integra con il paesaggio come se fosse sempre appartenuto a quei luoghi. Le sue opere emergono dalla pietra e dal tempo con una forza quieta, come simboli carichi di memoria e aspirazione. Il loro linguaggio dialoga silenziosamente con lo spazio e le architetture medievali senza dominarlo, lo trasforma in narrazione, lo innalza a territorio dello spirito. Ogni scultura possiede una propria voce, fatta di materia e intuizione, di rigore formale e tensione interiore. Nei lavori scultorei di Luciana Matalon si percepisce una spiritualità che accompagna il pensiero dell’osservatore più sensibile tra cielo e terra, tra immanente e trascendente, tra ciò che permane e ciò che si trasfigura.
Inoltre, nel suggestivo scenario del Castello Dal Verme, storica fortezza del magnifico Borgo, Nello Taietti, raffinato fotografo e Presidente della Fondazione Luciana Matalon di Milano, espone due cicli fotografici che si rispecchiano con coerenza ed eleganza. La sua fotografia affonda le radici in una forma di attenzione rara, quella che precede il gesto e lo rende autentico. I suoi ritratti possiedono la forza pacata dell’ascolto, lo sguardo di chi entra in relazione e costruisce fiducia, serve una sensibilità molto particolare per realizzare scatti fotografici di tale intensità emotiva ed il fotografo non si sottrae mostrando ancora una volta una lirica espressiva di grande spessore. Ogni volto ritratto da Taietti porta con sé una storia, ogni espressione suggerisce una domanda proprio come insegnavano i grandi della storia della fotografia, come Dorothea Lange. L’incontro tra il fotografo e i suoi soggetti si compie in un tempo disteso, ricco di silenzi e di sguardi sinceri, poesia allo stato puro.
Accanto a questi volti, Nello Taietti propone una serie dedicata alle porte antiche di Varzi. Le superfici di legno, le ombre ferrose, le crepe e le tracce lasciate dagli anni raccontano, a loro volta, una storia e parlano del passare del tempo. Ogni portone si offre come un volto da decifrare, come un confine tra dentro e fuori, tra visibile e invisibile, come una soglia sulla nostra strada. Il fotografo compone dunque un proprio percorso narrativo in cui la soglia è un luogo fortemente simbolico.

Il progetto “Oltre la forma. Il gesto” si presenta come un’esperienza estetica profonda, ma anche come un invito a riflettere sul ruolo della cultura nella costruzione del futuro. L’arte si radica nel territorio, si fa testimonianza e visione. A Zavattarello l’arte vive, respira, si intreccia con la vita quotidiana e restituisce bellezza in una forma partecipata, condivisa, vera, grazie anche alla lungimiranza di un’amministrazione comunale che è ancora disposta a scommettere sulla forza evocativa dell’arte e sulla bellezza.
Luciana Matalon e Nello Taietti costruiscono, ognuno a modo proprio, un dialogo che attraversa il tempo. Le loro opere generano legami, evocano ascolto, celebrano la dignità dell’essere umano e del paesaggio. Zavattarello, oggi, si afferma come luogo dove l’arte non passa: resta.
Appuntamento al 21 Giugno 2025
Oltre la forma. Il gesto
CASTELLO DAL VERME
Zavattarello, Oltrepò Pavese
+39 339 5370214 | + 39 351 8161906
castello@zavattarello.org
www.castellodalverme.com