BEATRICE DI FRANCESCANTONIO, la visione come forma dell’anima.
Ogni autentico linguaggio artistico nasce da una sorgente interiore, da una sensibilità viva che si nutre di conoscenza e sentimento. L’opera di Beatrice Di Francescantonio rivela un flusso creativo che prende forma attraverso la materia e si espande in una visione stratificata, profonda, intensamente presente. La pittura di Beatrice si compone tramite un alfabeto che oggi la identifica e caratterizza nel suo stile personale, diventando narrazione, ritmo, emozione.
In ogni sua opera si percepisce una tensione autentica tra gesto e pensiero, tra ispirazione e disciplina. La forza della sua ricerca è radicata in uno studio profondo della storia dell’arte, in costante dialogo con la sua straordinaria sensibilità. La conoscenza, nel suo processo creativo, si trasforma in energia visiva, come se ogni elemento portasse con sé una memoria viva, una traccia spirituale del tempo.
L’arte, nel suo caso, si offre come spazio simbolico in cui la materia respira, vibra, si plasma. La scelta dei materiali per Beatrice appartiene al gesto artistico, come un vero atto poetico. Ogni elemento contribuisce alla costruzione di un’architettura sensibile, in cui ogni superficie custodisce un’eco profonda. Il colore, i materiali utilizzati si animano, si fanno voce, respiro, canto: una pulsazione di energia e passione pura.
Nel suo sguardo si legge un entusiasmo coinvolgente, una forza espressiva che apre varchi tra realtà e visione. La tensione cromatica, le geometrie calibrate, le superfici attraversate dal suo gesto creativo costruiscono un tempo visivo in cui lo spettatore si immerge senza sforzo, lasciandosi toccare.
Plotino, nella sua riflessione sulla bellezza, afferma che “la bellezza nasce quando l’anima riconosce la forma perfetta che già abita in lei” 1. Così avviene nella ricerca di Beatrice: l’opera diventa un luogo di riconoscimento interiore, uno specchio di sensibilità che si esprime attraverso la forma delle sue emozioni.
Ogni sua creazione custodisce un equilibrio sottile tra ordine e intuizione, tra classicismo interiore e spirito contemporaneo, tra immanenza e trascendenza. C’è, in ogni opera, qualcosa che va oltre la superficie, come una soglia invisibile.
Le sue opere abitano lo spazio con una forza generativa: lo attraversano, lo rigenerano, creano relazioni e significati. Ogni intervento pittorico diventa occasione per trasformare il contesto in un’esperienza sensibile, vibrante visionaria. In questa capacità di costruire senso attraverso la bellezza risiede una qualità profondamente etica che la rende unica.
Quante parole e pensieri si potrebbero scrivere sull’opera di Beatrice Di Francescantonio? Infinite sono le chiavi di lettura che ci offre l’artista, perché infinite sono le sue anime artistiche che percorrono la sua variegata produzione. Con l’accostamento tra dimensioni dissonanti tra loro, l’Artista ci invita ad abbandonare ogni pregiudizio e a lasciarci attraversare da uno spirito giocoso accompagnato da una profonda riflessione sul contemporaneo.
Beatrice Di Francescantonio percorre con intensità il tempo presente, lasciando che ogni opera germini da un’intuizione che è, insieme, visione, ricerca, armonia. La sua creazione assume così la forma di un pensiero poetico che trasforma il visibile in un gesto d’ascolto. Ogni opera vive come segnale di un’intelligenza sensibile: una forma che pensa, e fa pensare.
Alberto Moioli
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1 Plotino, (ca. 205–270 d.C.) è uno dei più importanti filosofi neoplatonici dell’antichità. Nelle sue Enneadi, una raccolta di scritti filosofici riflette sul concetto di bellezza come manifestazione dell’unità trascendente e della perfezione ideale. In particolare, nel libro I, trattato 6, sottolinea come “la bellezza nasce quando l’anima riconosce la forma perfetta che già abita in lei”, evidenziando il rapporto profondo tra la percezione estetica e la natura spirituale dell’essere umano. Questa concezione pone la bellezza come esperienza di riconoscimento interiore, fondamento della ricerca artistica che mira a manifestare un’armonia ideale e una verità profonda.